Ogni nostro gesto quotidiano influenza in qualche modo il futuro del mondo che verrà. Ogni volta che decidiamo se utilizzare l’auto o il treno. Se comprare una vettura alimentata da combustibili fossili o di optare per soluzioni più ecologiche. Non vogliamo certo angustiarci con congetture da fine del mondo. Non penso sia un segreto la direzione che sta prendendo l’umanità e il crepaccio nel quale stiamo trascinando l’intero pianeta. Certo negli ultimi anni la consapevolezza acquisita ci porta a essere più riflessivi e a scegliere uno stile di vita più green. Ma altre volte, invece, agiamo senza riflettere.
Amare il mondo
Quello su cui voglio, invece, riflettere oggi è il fatto che non lo stiamo facendo per noi, ma per i nostri figli. Quando scegliamo come vivere la nostra vita, se noncuranti o se, invece, decidiamo di amare il mondo, dobbiamo prima porci una domanda fondamentale: è questo il mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli?
Al giorno d’oggi stiamo combattendo con gli errori commessi dai nostri genitori e dai nostri nonni, non lasciamo che i nostri figli combattano per gli errori che noi stiamo commettendo oggi.
“Anche se il futuro sembra lontano in realtà comincia proprio adesso” – Mattie JT Stepanek
Il mondo che voglio lasciare ai miei figli è senza dubbio un posto migliore di quello che è adesso.
Parte tutto da noi
Spesso sento le persone lamentarsi delle nuove generazioni, ma mi domando chi ha cresciuto queste nuove generazioni?
Tanto per cominciare, come detto già altre volte, i bambini seguono e copiano ciò che fanno i genitori. Sono gli insegnamenti che diamo ai nostri figli oggi che creeranno un mondo migliore domani.
Non è difficile, per esempio, andare al mare e trovare il bambino di turno che “seppellisce” la spazzatura sotto la sabbia. Allora chi è stato a insegnargli questo comportamento?
Se non vogliamo farlo per noi, dobbiamo farlo per loro. Dobbiamo lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che è stato lasciato a noi. Ed è altrettanto un nostro dovere insegnare alle nuove generazioni ad amare il pianeta sul quale ci è stato concesso di vivere.
L’amore per la natura e gli esseri viventi
È importantissimo insegnare ai più piccoli l’amore per la natura. Tanto più che questa è sempre più lontana dalla nostra quotidianità. Perciò giù a organizzare gite fuori porta e fughe dalla città. Una giornata al mare, una gita in montagna, una scampagnata, i bambini devono sapere che il mondo dove vivono non è solo asfalto e cemento.
Ed il mondo ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno: acqua, cibo, ossigeno, materie prime. Perciò a esso va riservato il rispetto che merita.
Scelta ecologica, scelta responsabile
Non volendo sembra uno slogan pubblicitario, ma, nonostante ciò, è senza dubbio la giusta strada da seguire. Voglio vedere un mondo migliore nel futuro dei nostri figli. Un mondo non più sull’orlo del collasso, non più a rischio estinzione, senza più il termometro a portata di mano per misurare la febbre alta del pianeta.
Nessuno nasce con l’intenzione di gettare la spazzatura in un campo, appiccare incendi dolosi e disboscare essenziali foreste. È l’educazione che riceviamo a plasmare il nostro essere. Tutti i bambini amano il mondo, dobbiamo solo incentivare questo grande amore per la madre terra.
D’altronde per loro è tutto più semplice. Mentre noi ci siamo dovuti lentamente adattare al cambiamento per loro sarà la normalità non avere a disposizione i combustibili fossili. Mentre noi ancora ci struggiamo nel cercare di capire la raccolta differenziata per loro è normale già adesso venire dolcemente da noi e domandarci “in che cestino va gettato questo?”.
Per i bambini il mondo è ancora un posto bellissimo e così deve rimanere crescendo. Non voglio che essi vedano la verità del disastro in cui abbiamo trascinato il pianeta.
“Non sei mai stato bambino se non sei saltato a piedi pari dentro una pozzanghera, svegliando le fate che dormivano e facendole saltare in mille gocce di luce fino al cielo” – Fabrizio Caramagna.